Questo post di oggi, lo voglio dedicare alla controversia questione dell’immondizia di Napoli. Ho deciso di scrivere queste righe, solo in questo momento, perché il problema ha toni meno gravi dei giorni precedenti. Se l’avessi fatto prima, forse le mie parole, dettate ovviamente dalla rabbia per l’ennesima ingiustizia perpetuata nei confronti dei meridionali e in particolare della città di Napoli, sarebbero state sicuramente molto più dure.
Una tra le più importanti città del mondo sta vivendo in questo periodo un dramma sanitario, dovuto all’enorme quantità di rifiuti presente nelle vie cittadine. Il governo in questa situazione, resta a guardare lo spettacolo desolante che purtroppo i cittadini napoletani sono costretti a subire, senza agire, inerme a contemplare, il disastro che colpisce la città. Una civiltà millenaria, che ha avuto innumerevoli primati scientifici, sociali e culturali, umiliata in questo modo, è uno spettacolo che non avrei mai voluto assistere. Il governo ricattato dalla lega, che ingiustamente ed egoisticamente non vuole approvare una legge che obbliga le regioni italiane a ricevere, per un breve periodo, l’immondizia di Napoli, per tamponare l’emergenza e permettere alle amministrazioni locali di trovare una soluzione definitiva al problema. Il governo ha usato Napoli anche in campagna elettorale, vantandosi di aver risolto il problema dell’immondizia definitivamente, semplicemente aprendo discariche, non a norma , trasformandole in presidi militari. Ovviamente i problemi legati a una discarica non costruita seguendo le leggi in vigore, non sono tollerabili dalle popolazioni che vivono in prossimità della discarica, che subiscono innumerevoli disagi e danni alla loro salute, quest’ultimi si sono ribellati, impedendo ai camion di continuare a sversare l’immondizia, in questo modo il problema nella città di Napoli si è ripresentato con la stessa intensità che aveva prima della “soluzione” adottata dal governo.
Per chiarire meglio il mio ragionamento cito due esempi:
- Le popolazioni industrializzate, molto spesso, smaltiscono i propri rifiuti, illegalmente, trasferendoli in altre nazioni, scaricando il problema ad altre popolazioni, riducendo in questo modo il costo di smaltimento.
- In Italia, invece i rifiuti tossici, prodotti da alcune industrie dell’Italia settentrionale, con la complicità delle mafie, sono stati smaltiti sul territorio campano, illegalmente. Il territorio casertano e napoletano sono stati devastati dall’inquinamento prodotto da questi rifiuti, provocando innumerevoli problemi alla popolazione, alle coltivazioni e l’allevamento. Nelle zone in questione, la media di ammalati di leucemia è molto più alta che nel resto d’Italia, le falde acquifere sono inquinate, non è possibile irrigare i campi e allevare il bestiame.
Voglio premettere che i due esempi che ho citato sopra, sono entrambi da condannare, in tutti e due casi, si agisce in modo egoistico, violando i diritti altrui, non considerando che la Terra è unica.
Nel primo caso una nazione trasferisce il proprio problema ad un’altra nazione, evidenziando un modo di fare tipico di una patria unita, che alimentata dal proprio egoismo scarica i propri problemi su un’altra nazione. Nel secondo caso, il problema è trasferito solo in un altro posto della stessa nazione. Questo è il tipico comportamento che subisce una nazione colonizzata.
Questo è l’ennesimo episodio, che mi lascia pensare che forse il meridione 150 anni fa, non è stato unito al settentrione, ma colonizzato dai piemontesi indebitati.
Mi auguro, quando il problema sarà risolto, che la regione Campania pretenda, da parte di chi ha provocato questo disastro ecologico, la bonifica di tutte le aree.
Continuo il video pubblicato la volta scorsa, sull'Immacolata del 1994:
PARTE 4
PARTE 5
PARTE 6
PARTE 7